I dati dei sensori per il diabete finiscono direttamente sul fascicolo

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    Il progresso della digitalizzazione in ambito medico questa volta fa breccia nel campo di studi sul diabete, evidenziando l’importanza di questa collaborazione per il futuro della nostra salute. I primi a provare questa novità sono i 250mila cittadini affetti da patologie diabetiche della regione Toscana: infatti, dalla metà di gennaio è possibile l’integrazione tra il sistema di misurazione del glucosio con sensori e il Fascicolo Sanitario Elettronico, su cui sono caricati i valori rilevati dal dispositivo. Per chi soffre di diabete un nuovo modo per tenere sotto controllo la patologia con più facilità, utile a monitorare ogni tipo di variazione e per creare uno storico consultabile dal proprio medico curante.

    Dai sensori al fascicolo, come funziona?

    Questa novità permette dunque di integrare i sistemi di misurazione con sensori FreeStyle Libre del marchio Abbott e il Fascicolo Sanitario Elettronico della Regione Toscana. L’idea, infatti, al momento è stata sviluppata solamente per una regione ma vista la riuscita e l’importante aiuto sarà certamente applicata in tutto il territorio italiano.

    L’innovazione viene data dalla facilità con cui ora il medico può consultare anche a distanza e in tempo reale i valori del paziente, prescrivendo terapie mirate e consigliandolo al meglio.

    Massimiliano Bindi, Amministratore delegato Abbott Italia, ha sottolineato come al centro di questo progetto vi sia primariamente la collaborazione con la sanità regionale con lo scopo di rendere i servizi medici facili, accessibili e mirati per chi è affetto da diabete.

    Ma quali sensori possono interfacciarsi con il fascicolo sanitario? In realtà, tutti quelli forniti dal sistema sanitario con indicazione FGM (Flash Glucose Monitor). Il motore che integra il sistema, invece, può essere implementato con ogni fornitore di dispositivi medici presente sul mercato (anche in uso per altre patologie).

    I sensori per il diabete: come funzionano

    Questi particolari dispositivi aiutano nel monitoraggio del glucosio in modo continuo, fornendo informazioni sullo stato di salute in tempo reale, evitando i classici prelievi di sangue.

    Per poter utilizzare, il sensore si inserisce in modo sottocutaneo all’intero del braccio o nell’addome. Così facendo, i valori vengono misurati costantemente in tempo reale tramite il tessuto interstiziale e solitamente vengono trasmessi a un dispositivo di monitoraggio (come lo smartphone) per poter salvare i valori.

    Molti sensori hanno un avviso che segnala quando i valori superano il limite indicato, cioè sopra i 126 milligrammi ogni decilitro di sangue: in questo caso, è possibile essere sempre pronti a seguire la terapia indicata dal proprio medico, con farmaci e/o iniezione di insulina.

    Inoltre, i dati vengono solitamente registrati e archiviati per permettere una analisi nel tempo durante le visite specialistiche future.

    L’utilizzo di questi sensori facilita chiaramente nella gestione del diabete, perché permette di ridurre le misurazioni tramite glucosimetro, uno strumento per la misurazione di un campione di sangue.

    Tecnologia per la salute

    Un passo avanti è già stato fatto con altre tecnologie a supporto della salute umana conosciute come “wearable”, che garantiscono la rilevazione dei dati biometrici tramite particolari sensori a contatto con la pelle del corpo. Si trovano in commercio come orologi smartwatch, braccialetti o visori che possono a loro volta interfacciarsi con dispositivi tablet o smartphone con una connessione bluetooth. I dati principali che vengono tracciati riguardano l’attività fisica, cardiaca e il sonno. Questa tecnologia viene utilizzata solitamente nelle attività quotidiane, ma nel tempo diventerà un valido aiuto e supporto all’assistenza sanitaria, modificando l’approccio health care.

    Infatti, la tecnologia weareable aiuterà nel monitorare costantemente i biomarcatori, ossia gli indicatori biologici correlati a una determinata malattia, come l’epilessia, o appunto, il diabete.

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